Geol. Salvatore Alloro 

Via Porto Empedocle 18, Lentini (SR) 

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La Geofisica rappresenta il "settore di punta dello Studio". La Geofisica Applicata, oltre alle tradizionali attività di ricerca di risorse idriche e minerarie, è sempre più protesa verso l’esplorazione del sottosuolo a supporto dell’ingegneria civile e per il monitoraggio di parametri ambientali.


La competenza e l’esperienza acquisite dallo Studio Alloro gli permettono di:

  • redigere Relazioni sulla Modellazione Sismica, riguardanti la “pericolosità sismica di base” del sito di costruzione e la Risposta Sismica Locale come da NTC’08;
  • effettuare Studi di Microzonazione Sismica;
  • programmare, organizzare e gestire campagne d’indagini geofisiche (simiche, elettriche, radar, ecc….), con vario grado di penetrazione e risoluzione.
  • ecc….

 

Ogni tecnica, ovviamente, ha dei limiti di applicabilità che dipendono da molteplici fattori.
A tal proposito lo Studio valuta, di volta in volta, la loro applicazione in funzione delle richieste e degli obiettivi da raggiungere, nonché le possibili integrazioni tra i vari metodi, relazionandosi con le società in grado di eseguire tali indagini.

 

Indagini Sismiche

Lo scopo delle indagini geofisiche è quello di localizzare strutture o corpi geologici sotterranei e di definirne le dimensioni e le proprietà fisiche, mediante misure, effettuate in superficie, di alcuni parametri che li caratterizzano e nella individuazione delle variazioni o anomalie, che tali parametri inducono rispetto ad un andamento normale.
In particolare, la prospezione sismica si occupa dell’esplorazione del sottosuolo attraverso lo studio della propagazione di onde elastiche generate in superficie mediante esplosioni controllate oppure utilizzando masse battenti più o meno semplici. Pertanto è una tecnica di esplorazione del sottosuolo che trova largo impiego nella Geologia Applicata all’Ingegneria, nelle ricerche strutturali, stratigrafiche e giacimentologiche.



Indagini Elettriche 

Le indagini geoelettriche sfruttano la variabilità della resistività elettrica dei materiali. La resistività di un materiale è la misura di quanto esso si oppone al passaggio di una corrente elettrica, ed è l'inverso della conducibilità. La prospezione geoelettrica consiste nella determinazione sperimentale del parametro della resistività apparente, attraverso misure congiunte di intensità di corrente elettrica, inviata nel sottosuolo mediante una coppia di elettrodi A e B infissi nel terreno, e di tensione ai capi di una seconda coppia di elettrodi M e N, anch'essi in contatto diretto col suolo. Consente di mettere in evidenza i contrasti di resistività esistenti tra diversi materiali, anche quando si tratta di materiali aventi le stesse caratteristiche litologiche ma differente grado di compattazione o contenuto in acqua.


Le tecniche di misura consistono in mappe, in profili di resistività, in sondaggi elettrici verticali (SEV) e in pseudosezioni e tomografie 2D e 3D. Le mappe vengono realizzate traslando il dispositivo ortogonalmente alla sua lunghezza, ottenendo in tal modo informazioni sulle variazioni areali dei valori di resistività. Per la costruzione dei profili, invece, si trasla il dispositivo parallelamente alla sua lunghezza a partire da un punto fisso scelto come origine; questa tecnica consente di individuare variazioni laterali di resistività. Nei SEV, infine, l'array elettrodico viene progressivamente allargato rispetto ad un punto medio fisso, per ricavare informazioni circa l'andamento verticale dei valori di resistività.

 

Georadar

Il metodo comunemente chiamato Georadar (noto in campo internazionale con il termine anglosassone di Ground Probing Radar - GPR), è un sistema di indagine del sottosuolo, a piccole profondità, basato sulla riflessione delle onde elettromagnetiche con frequenza compresa tra 10 e 2000 MHz.
Questo metodo, di cui si possono vedere frequentemente usi ed abusi, rappresenta anche una novità nel campo delle prospezioni geofisiche in archeologia. Se utilizzato correttamente nelle condizioni ambientali opportune, è effettivamente in grado di mostrare la stratigrafia della parte di terreno investigato.
Il georadar, una volta valutate le caratteristiche elettriche del mezzo attraversato dall'impulso elettromagnetico è in grado di "vedere" la forma dell'oggetto, il suo spessore e valutare la profondità alla quale esso si trova, con una precisione e attendibilità generalmente soddisfacente

Il metodo è relativamente giovane (circa 40 anni) e fornisce i migliori risultati quando viene impiegato in terreni a bassa attenuazione, caratterizzati da un bassa conduttività elettrica, come sabbia, roccia, ghiaccio, ecc. E' molto meno efficace quando opera in mezzi ad alta attenuazione come argilla e limi saturi, acqua con alta concentrazione di sali.
Operativamente consiste nell'invio nel terreno di impulsi elettromagnetici ad alta frequenza (radio frequenze) e nella misura del tempo impiegato dal segnale a ritornare al ricevitore dopo essere stato riflesso da eventuali discontinuità intercettate durante il suo percorso. Tali riflessioni sono causate in generale dal cambiamento delle proprietà elettriche del sottosuolo, dalla variazione del contenuto d'acqua, da cambiamenti litostratigrafici.

 

Le applicazioni più comuni:

  • Prove su murature e strutture;
  • Analisi cementi armati;
  • Studio dei rivestimenti di gallerie;
  • Studio di impalcati e ponti;
  • Indagini ambientali;
  • Rilievi geologico-stratigrafici;
  • Mappatura tubazioni e sottoservizi;
  • Analisi linee ferroviarie;
  • Analisi pavimentazioni stradali;
  • Archeologia;
  • ecc…

 

Per qualsiasi informazione in merito lo Studio è lieto di rispondere a qualsiasi curiosità o informazione che il cliente, sia tecnico che non, voglia conoscere.

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